W il tetto trasformato in giardino

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 Affacciarsi dal sesto piano di un palazzo in città, non scorgere tegole, antenne e gazebi abusivi ma verde, fiori e panchine. Le ragioni per convertirsi a questo modo di progettare intelligente non sono solo estetiche, ma anche di ordine economico, ecologico e urbanistico. Gli esempi nell’architettura contemporanea, più propriamente nella bioarchitettura, sono innumerevoli. Triste è invece rendersi conto di quanto possa risultare difficile convertire i vecchi palazzi delle città in un tipo di edilizia ecosostenibile e di come sia radicata in noi la concezione che i terrazzi condominiali debbano essere dei non luoghi o peggio ancora dei ‘parcheggi’ per antenne e piccioni. Immaginate invece di avere la possibilità di sfruttarli, di creare proprio lì, nella zona più prestigiosa del palazzo, un orto condominiale, un luogo di gioco per i bambini, un luogo di incontro per gli anziani e un habitat per alcune specie animali (e non necessariamente per i piccioni).

I tipi di progettazione di coperture vegetalizzate sono due: il verde estensivo e il verde intensivo. Il verde estensivo è un rivestimento semplice, economico e ideale sia per tetti piani che inclinati. Ha una capacità di carico ridotta in quanto la sua vegetazione è di tipo superficiale pari a 15/20 cm di profondità. Il verde intensivo è invece applicabile sui tetti piani con portanza superiore ai 150 kg. In questo caso la varietà vegetativa sarà enorme e si tratta di una vera e propria conversione del terrazzo in un ambiente ricco di piante, panchine, campi di gioco.

Entrambi i tipi di copertura hanno una fortissima azione coibentante assicurando una minor dispersione termica in inverno e garantendo il mantenimento della temperatura in estate. Questa riduzione degli sbalzi termici assicura un abbattimento dei costi di riscaldamento e condizionamento e una vita più lunga del tetto stesso. Un altro vantaggio dei tetti giardino è il drenaggio delle acque piovane che in parte vengono assorbite dal terreno e in parte vengono restituite al ciclo naturale mediante la traspirazione. Questo tipo di copertura assicura un isolamento acustico notevole.

La conversione di un terrazzo in verde estensivo è senz’altro di più semplice realizzazione rispetto al giardino pensile, basti pensare al fatto che un progetto di questo tipo è praticamente applicabile su qualsiasi tipo di copertura sia essa piana che inclinata.

I vantaggi sono quindi sia di ordine estetico ma soprattutto di tipo economico in quanto con un piccolo investimento iniziale si possono senza dubbio ammortizzare le spese di manutenzione. Inoltre è evidente come questo tipo di architettura possa ristabilire un equilibrio nella morfologia e urbanizzazione delle città… è come se i lotti fossero semplicemente estrusi verticalmente custodendo al di sotto le nostre abitazioni. E’ una vittoria del progettista moderno alla continua e spasmodica ricerca dell’interazione tra il costruito e l’ambiente. La sfida più importante da vincere è a questo punto una: quella di “convertire” gli utenti ad un tipo di progettazione intelligente sradicando la comune concezione che ci costringe a vivere in città brutte, condomini orribili, in vere e proprie gabbie di cemento allontanandoci da qualsiasi ricerca e volontà di migliorare la nostra qualità della vita.

William Morris nel 1881 scrive: “L’architettura abbraccia e considera tutto l’ambiente fisico che circonda il nostro esistere; non possiamo sottrarci ad essa, finché facciamo parte del mondo civile, perché l’architettura è l’insieme delle modifiche e delle interazioni introdotte sulla superficie terrestre in vista delle necessità umane”. (da:  Architettura Ecosostenibile)

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