“Tornare all’essenziale”: il megatrend 2020 della Vetrina Bio Bank

vetrina bio bank 2020

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Se nel 2019 il megatrend individuato da “Vetrina Bio Bank” era “Less is more”, quest’anno è “Tornare all’essenziale”. È questo il succo della seconda edizione della pubblicazione annuale, cartacea e online, che presenta le eccellenze e le novità del biologico dall’alimentare alla cosmesi.

“La clausura forzata per ridurre la diffusione del Coronavirus ha riportato il nostro quotidiano all’essenziale, la nostra scala di valori a ciò che conta davvero. E tra ciò che conta non poteva non esserci l’importanza vitale di un pianeta sano per la nostra stessa sopravvivenza”, spiegano i curatori del rapporto Rosa Maria Bertino, Achille Mingozzi ed Emanuele Mingozzi.

Così tutti i trend registrati da Bio Bank 2020 sono attraversati da questa sensibilità e viene ricordato che “non è un caso se durante la pandemia le vendite di prodotti biologici sono cresciute dell’11% (elaborazioni Ismea su dati Nielsen). Perché il biologico risponde davvero a bisogni fondamentali come la nostra salute e quella dell’ambiente”.

Ed ecco che in quest’epoca segnata dalla pandemia i 20 trend individuati parlano di crescita per la domanda di cibi vivi e attivi (fermentati, germogliati e crudi), semplici ed essenziali, ma anche della ricerca di alimenti ricchi di proprietà benefiche (superfood, grani antichi, proteine e fibre, fino ai multivitaminici nella cosmesi), si evitano gli zuccheri aggiunti, glutine e lattosio (free from – già lo scorso anno nelle tendenze si segnalavano i cibi #senza). Inoltre, si cerca di ridurre il proprio impatto ambientale con scelte sostenibili e antispreco, plastic-free, veg, ma anche cosmesi solida. Inoltre un’altra tendenza è quello di “andare oltre il biologico” con la scelta di prodotti biodinamici, etici e italiani.

Venti i trend registrati quest’anno, di questi dieci riguardano il mondo food, cinque quelli relativi alla cosmesi e altrettanti quelli trasversali alle due categorie.

I cinque trend trasversali sono:
#AntiSpreco in cui si registra una sempre più ampia sensibilità per ridurre sprechi e rifiuti. Si ricorda del resto che le ultime stime del Rapporto Waste Watcher 2020 mostrano come lo spreco alimentare nelle case degli italiani sia sia da 6,6 euro la settimana a 4,9. Una tendenza e una sensibilità dei consumatori che orienta anche l’offerta sugli scaffali dove arrivano ortaggi biologici imperfetti ma buoni e crescono i formati monoporzione per evitare avanzi. Anche le confezioni nei cosmetici per terminarli prima della scadenza.
#Plastic-free: bando alla plastica intorno al cibo e alle microplastiche nella cosmesi, non solo. Per rispondere alla domanda crescenti di sostenibilità il packaging si riduce e da riciclato e riciclabile passa a ricaricabile, riutilizzabile, biodegradabile e compostabile.
#Origine: nel mercato globale cresce la richiesta di prodotti italiani, regionali, locali non solo nel food. Si sottolinea inoltre come siano proprio “gli italiani i primi sponsor del made in Italy”.
#Veg: un trend consolidato, che coinvolge anche chi non è né vegetariano né vegano, al punto che il 90% di chi sceglie questi prodotti, rivela uno studio di The Futur of Plant-based Snapshot, curato da The Npd Group, non è né vegano né vegetariano. In questa scelta in testa si trovano i Millenials, seguiti da Generazione X e da Generazione Z.
#Fermentati: un processo naturale per alimenti e cosmetici vivi e attivi. In crescita anche prebiotici e probiotici sia nel cibo sia nella cosmesi.

Per quanto riguarda, invece, il food i dieci trend sono:
#Basico (corsa al cibo con pochi, semplici e riconoscibili ingredienti);
#Superfood (frutta, semi, bacche, spezie e alghe per un pieno di benessere);
#Germogliati (da alimento della tradizione orientale a ingrediente attivo nelle ricette);
#CiboCrudo (nutriente ed energico, perché lavorato a basse temperature);
#RiccoDi (largo a proteine vegetali, fibre, vitamine, minerali and company); #GraniAntichi (meno glutine, miglior profilo nutrizionale, biodiversità);
#Senza (senza zuccheri aggiunti, glutine, lattosio, soia, uova, sale, lievito…);
#Biodinamico (oltre il bio, con un salto di qualità); #Etico (giusto guadagno, lavoro dignitoso, inclusione, contrasto alle mafie, riscatto);
#PiattiPronti (cresce la domanda di cibo pronto, senza rinunciare a gusto e salute).

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