Partito il progetto FIAB sui Comuni Ciclabili

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Scade il 30 gennaio il termine per le amministrazioni locali che vogliono aderire alla prima edizione di COMUNI CICLABILI 2018, il riconoscimento voluto da FIAB, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, per premiare gli sforzi dei Comuni che mettono in pratica concrete politiche per la mobilità in bicicletta, rendendo i propri territori bike-friendly e accoglienti per chi si muove sulle due ruote. Lanciata lo scorso settembre, l’iniziativa Comuni Ciclabili ha già assegnato 30 bandiere gialle della ciclabilità italiana ad altrettante località a cui, sulla base di diversi parametri di valutazione, è stato attribuito un punteggio da 1 a 5, ben visibile con l’apposizione di altrettanti bike-smile nella bandiera gialla Comuni Ciclabili 2018.

I Comuni che ambiscono a ricevere il riconoscimento devono possedere almeno due requisiti tra quelli richiesti nella candidatura: uno nell’area infrastrutture urbane (ciclabili urbane e/o moderazione traffico e velocità) e uno in almeno una delle altre tre aree di valutazione (cicloturismo, governance e comunicazione & promozione). Informazioni e termini per aderire all’iniziativa su www.comuniciclabili.it

Obiettivo del progetto è valorizzare ogni tipo di impegno verso lo sviluppo di una mobilità più sostenibile per le persone e l’ambiente e, soprattutto, incentivare a fare sempre meglio per agevolare la scelta della bicicletta come mezzo di trasporto in ogni ambito, dagli spostamenti quotidiani di bike-to-work e bike-to-school al tempo libero, fino alle vacanze in sella.

In questa ottica si inseriscono le nuove iniziative per il 2018 a partire dalle pagelle on line dei #comuniciclabili, all’indirizzowww.comuniciclabili.it/comuniciclabili2018/. Facilmente consultabili grazie alle info-grafiche, le pagelle evidenziano ciò che ogni amministrazione ha già fatto in tema di mobilità ciclistica individuando, nel medesimo tempo, tutte le aree di miglioramento in cui, anche una realtà già insignita della bandiera gialla con 5 bike-smile, può impegnarsi.

‘L’idea di fondo – spiega Alessandro Tursi, vicepresidente FIAB e responsabile del progetto – è quella di creare una vera e propria comunità italiana dei Comuni Ciclabili, riconoscibili verso l’esterno ma soprattutto attivi tra loro per momenti di confronto e di scambio di esperienze e best practice in tema di mobilità ciclistica. L’impostazione scientifica del progetto comporta per noi un lavoro particolarmente intenso, ma i risultati si vedono anche dalle sempre più numerose collaborazioni e partnership di alto profilo anche con il mondo scientifico, come quella con il Centro Ricerche Trasporti e Logistica (CTL), struttura di eccellenza a livello internazionale dell’Università La Sapienza di Roma’.

Il primo workshop per la condivisione delle buone pratiche sarà organizzato da FIAB a marzo, in occasione della consegna delle nuove bandiere gialle ai Comuni Ciclabili 2018 che avranno dato la loro adesione entro fine gennaio. Sempre a marzo sarà presentata e pubblicata on line la prima guida italiana ai Comuni Ciclabili: uno strumento di visibilità verso cittadini e turisti per i territori con la bandiera gialla. 

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