Finanza etica: un bando per la nuova agricoltura

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Fondazione di Banca Etica in collaborazione con Aiab, Banca Popolare Etica, Mag 2, Sefea e SCRET hanno lanciato un bando di ricerca aperto a laureati in giurisprudenza, agraria, economia, urbanistica o assimilate (con tesi di laurea e/o almeno un esame universitario in diritto agrario / proprietà fondiaria) con ottima conoscenza dell’inglese, allo scopo di mettere a punto uno strumento finanziario dedicato alla raccolta di denaro per l’acquisto di terreni da affidare ad agricoltori, singoli o organizzati, che intendano inequivocabilmente e durevolmente produrre cibo, in modo sano (agricoltura biologica) e connesso con il sistema di consumo vicinale, mantenendo la proprietà indivisa e vincolata nel tempo all’uso spiccatamente agricolo. Il vincitore dovrà presentare una proposta tecnico-operativa, concretamente praticabile, compatibile con il quadro normativo nazionale ed internazionale, e accessibile al piccolo risparmio.

«In Italia non esiste uno strumento di finanziamento centrato sul recupero del diritto alla terra come bene primario e necessario per la produzione di cibo – spiega Mariateresa Ruggiero, direttrice della Fondazione culturale di Banca Etica -. Per il bando ci siamo ispirati all’esperienza francese di Terre de Liens, un’associazione creata per tentare di riattivare le zone rurali nazionali, ormai spopolate a causa della forte urbanizzazione, e di sostenere stili di vita e pratiche agricole rispettose dell’uomo e dell’ambiente. Per realizzare i propri obiettivi, Terre di Liens ha attivato degli strumenti di Finanza Solidale che permettono una più facile gestione dei terreni, oltre che la raccolta di donazioni».L’assegno di ricerca ammonta a 4mila euro e il progetto dovrà essere realizzato in 6 mesi non prorogabili.

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