Agricoltura biodinamica: un modello che rispetta direttive europee, ambiente e salute umana

Enrico Zagnoli e Carlo Triarico

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Con un inedito connubio tra medici e contadini, si è concluso il 36° Convegno internazionale di Agricoltura biodinamica, dal titolo “Un’agricoltura di salute. Ricerca, innovazione e formazione per il futuro della terra”.

Le correlazioni tra cibo e salute, appaiono evidenti e molto più nella grave crisi sanitaria. Durante i primi mesi della pandemia il consumo di alimenti biodinamici in Italia è cresciuto spontaneamente del 14%. Di questa scelta popolare danno ragione le ricerche scientifiche, che indicano negli alimenti biodinamici una presenza maggiore di sostanze antiossidanti e antinfiammatorie, con un effetto antibatterico e antivirale.

Occorre però che l’Italia si affermi in una posizione di leadership in Europa per la produzione di questi alimenti di qualità ad effetto salutogenico, investendo in ricerca, innovazione e formazione in agricoltura biologica e biodinamica. Una scelta che potrebbe rafforzare immediatamente l’efficace lavoro di agricoltori e ricercatori del nostro Paese.

Su questo si è oggi incentrata la terza e ultima giornata del convegno, avviato dal Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio il 12 novembre e che ha visto la partecipazione di medici ed esperti di fama internazionale. Tra questi Franco Berrino, Medico epidemiologo La Grande via, Milano; Maurizio Grandi, Medico oncologo immunoematologo, Direttore La Torre, Torino; Giampaolo Donzelli, Presidente Fondazione Meyer, Professore ordinario di Medicina Università di Firenze e Membro Comitato Nazionale per la Bioetica; Giuseppe Miserotti, Presidente ISDE Associazione Medici per l’Ambiente Emilia Romagna, già Presidente Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Piacenza; Stefano Gasperi, Medico chirurgo, Segretario generale della Società Antroposofica in Italia.

Sono stati illustrati dati rilevanti del rapporto tra terra  cibo e salute umana, le ultime ricerche su alimentazione bio e prevenzione del cancro, i dati epidemiologici e le ricadute dei pesticidi sulla salute. Il tutto  in favore di una salutogenesi globale.

L’agricoltura biodinamica assume quindi una particolare rilevanza per la salute dei cittadini e per la tutela
del territorio. Nelle precedenti sessioni del convegno si sono infatti approfondite le possibili politiche
agricole derivanti dalla strategia europea Farm to Fork, evidenziando come l’agricoltura biologica e
biodinamica possano rappresentare un modello di sviluppo sostenibile e innovativo per l’ambiente e come
debbano avere un ruolo chiave nell’impiego delle risorse del Recovery Fund (l’Italia dovrà gestire 38,7
miliardi per assicurare un futuro sostenibile e in linea con il Green Deal).
Si tratta dunque di soluzioni ecologiche fondamentali non solo per il futuro del nostro Paese, rispetto alle
politiche europee e ai mercati internazionali ma anche per affrontare la grave crisi sanitaria, che è crisi
ecologica e sociale.

Le conclusioni delle tre tappe del convegno al quale hanno preso parte bioagricoltori, ricercatori e scienziati
da tutto il mondo, sono state a cura dei massimi rappresentanti della bioagricoltura in Italia: Maria Grazia
Mammuccini, presidente Federbio, Roberto Zanoni, presidente AssoBio e Carlo Triarico presidente
Associazione per l’Agricoltura Biodinamica.

“Le evidenze scientifiche mostrano al di là di ogni dubbio che quella dell’agricoltura biologica e biodinamica
non è una scelta di parte, ma una precisa necessità dal punto di vista ambientale e un’eccezionale
opportunità da quello economico, come suggerisce anche l’Europa. Si tratta infatti anche di un’occasione di rilancio per la crisi occupazionale giovanile, dal momento che per raggiungere gli obiettivi del Green Deal
sarà necessario un incremento di figure professionali a tutti i livelli, sia nella produzione che nella
distribuzione”, ha affermato Roberto Zanoni, presidente di AssoBio.

“Un altro importante concetto che intendo sottolineare – ha aggiunto -, riguarda il giusto prezzo: per assicurare un futuro prospero alla filiera del biologico e biodinamico e garantire al consumatore un prodotto sano e sicuro, è necessario salvaguardare prima di tutto gli agricoltori mettendoli nelle condizioni di lavorare serenamente ed essere adeguatamente compensati, specialmente in questo momento. È determinante per il futuro del biologico e del pianeta pagare in modo corretto chi produce in modo sostenibile”

“Durante le tre giornate dedicate al ‘36° Convegno internazionale di Agricoltura biodinamica’ sono emersi
contributi interessanti, che hanno sottolineato il valore dell’approccio biologico e biodinamico per la tutela
della salute dell’uomo, dell’ambiente e della fertilità del suolo. Per allinearci alle opportunità e agli obiettivi del Green Deal e delle strategie Farm to Fork e Biodiversità diventa adesso indispensabile unire le forze di tutte le componenti coinvolte nello sviluppo e nella promozione del modello agroecologico a partire dalla rapida approvazione della legge sul biologico, ferma da oltre due anni in Senato. Questa legge riconosce il ruolo fondamentale dell’agricoltura biodinamica come pratica di sperimentazione avanzata per sostenere le sfide future nel campo della sostenibilità ambientale, sociale ed economica”, ha sottolineato Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio.

“Economia, salute e ambiente non sono inconciliabili, come in questa crisi sanitaria rischiamo di credere,
anzi, i dati scientifici sul valore salutare, economico e ambientale di alcuni alimenti sono stupefacenti. Tra i
cibi di documentato valore per la salute ci sono i prodotti biologici e biodinamici, che sono anche tra i
prodotti italiani più remunerativi nei mercati internazionali. Così vale per la dieta: ridurre il consumo di
proteine animali è chiesto sia dall’OMS per la salute, sia dalle agenzie internazionali per avere sistemi
agroalimentari sostenibili. I bioagricoltori in questa prospettiva possono rappresentare quindi i migliori
alleati dei cittadini. L’Italia è già leader europeo del biologico e biodinamico. Sarebbe folle se il Paese non
puntasse su ricerca, formazione e investimenti nel settore più promettente e non sbloccasse subito la legge
sul biologico ferma al Senato da due anni”, ha concluso Carlo Triarico, presidente dell’Associazione per
l’Agricoltura Biodinamica.

Il 36° convegno organizzato dall’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, in stretta collaborazione con
Demeter Italia e con l’Istituto di formazione Apab è stato patrocinato dal Ministero dell’ambiente e della
tutela del territorio e del mare, dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, dal Comune di
Firenze, dalla Regione Toscana, dal Dipartimento di Scienze per l’Economia e l’Impresa dell’Università degli
Studi di Firenze, dal Fondo Ambiente Italiano e dal Conaf – Consiglio Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi
e Forestali.

È possibile rivedere le tre sessioni del convegno sul canale youtube agricolturabio.info

Nella foto di apertura: Enrico Zagnoli, Tecnologo alimentare e Carlo Triarico, Presidente Associazione per l’Agricoltura Biodinamica

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