Una settimana alla scoperta d’Italia tra geologia e storia

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‘La Settimana del Pianeta Terra che di recente ha ottenuto il riconoscimento ufficiale del Ministero dell’Istruzione fa registrare un vero record di eventi nel 2015: ben 210. Nel 2012 la prima edizione registrò 132 eventi, nel 2014 la seconda edizione ne ebbe 152 e adesso per la terza edizione abbiamo raggiunto la cifra record di 210 eventi e tutti belli. Davvero l’Italia sarà dal 18 al 25 di ottobre al centro del Pianeta’.

Lo affermano Rodolfo Coccioni, professore dell’Università di Urbino e Silvio Seno dell’Università di Pavia, responsabili della ‘Settimana del Pianeta Terra’ realizzata con il supporto dei più importanti enti di ricerca e accademici .

‘Abbiamo dato vita ad un modello innovativo di conoscenza delle Geoscienze – afferma il prof. Seno – che magari potrà essere esportato all’estero. Si apriranno agli italiani, siti archeologici e geositi di notevole importanza, musei, geoparchi, luoghi prima chiusi o sconosciuti’.

‘Ammireremo le geoscienze entrando in abbazie e chiese – incalza Coccioni – mentre percorsi sotterranei agevolati daranno l’opportunità a tutti di ammirare il sottosuolo italiano con le sue grotte.

Saliremo sui Monti Simbruini dove scopriremo un territorio caratterizzato da importanti peculiarità geologiche e paleontologiche, da suggestivi paesaggi e da un ricco patrimonio storico, artistico e culturale. Sarà un viaggio tra il Giurassico e la fine del Cretacico durante il quale vedremo i resti fossili dei microorganismi che popolavano questi ambienti.

Attraverseremo antichi borghi, boschi e praterie. Vedremo la volpe, il cervo, la ghiandaia, il picchio , l’aquila, il grifone. E poi entreremo negli osservatori astronomici come quello di Teramo dove ammireremo le aree carsiche dall’Italia sino a Marte per una vera esplorazione planetaria. In Basilicata andremo alla scoperta dei segreti del vulcano Vulture, area famosa per il vino aglianico e per le fonti di acqua gasata, e ammireremo le cascate di San Fedele.

Nei silenzi delle placide acque calderiche, pare ancora di sentire il rombo profondo di una terra che vive. Saremo a Montalbano Jonico, piccolo paese dell’entroterra lucano. Avremo dinanzi ai nostri occhi un paesaggio unico risalente al Pleistocene: spettacolari forme calanchive , un patrimonio unico sulla Terra’.

A Matera il Villaggio Saraceno con 70 grotte ed la chiesa bizantina scavata nella roccia.

‘Matera sarà protagonista de La Settimana del Pianeta Terra. Percorreremo un sentiero ricco di cavità grottali e restando sul torrente Matera – spiega Seno – che scorrerà ai nostri piedi, entreremo in una chiesa interamente scavata nella parete rocciosa, visiteremo un villaggio rupestre con il suo ingegnoso sistema di raccolta di acqua piovana ma soprattutto andremo al Villaggio Saraceno con ben 70 grotte e nella chiesa rupestre bizantina’.

Sulle Piccole Dolomiti Lucane per vedere cosa accadde 10 milioni di anni fa

Non mancheranno paesaggi e torrenti. ‘Saremo sulle Piccole Dolomiti Lucane. Oltre 10 milioni di anni fa – dichiara Silvio Seno – l’Appennino meridionale non era completamente emerso dalle acque. Le montagne più giovani subivano l’erosione degli agenti atmosferici e i prodotti dell’erosione venivano trasportati dai fiumi in antichi bacini marini. Per milioni di anni, sabbie, argille e ghiaie rivestirono, strato dopo strato, il fondale del bacino di mare profondo che si stendeva dove oggi si ergono le vette più suggestive dell’Appennino lucano: le Piccole Dolomiti lucane. La grande testimonianza di tutto ciò è in Basilicata e ci saremo’.

In Calabria i sussurri del vento

‘In Calabria vedremo le Rocche di Prastarà per ascoltare i sussurri del vento – sottolinea Rodolfo Coccioni – che si fanno strada tra ‘fette di torta rocciosa multistrato’; osservando con occhi nuovi il paesaggio geologico in continuo divenire; percependo, sdraiati sul terreno, la potenza delle forze geologiche, dell’origine e della trasformazione; toccando, con mani sensibili, le rughe delle pietre, che raccontano la memoria della Terra; assaggiando, con le papille gustative aperte a nuove esperienze, cibi contaminati dall’amore della natura che li ha prodotti e dalla passione del cuore che li ha cucinati. Saremo nei boschi delle fiabe lungo il fiume Crati sul versante occidentale dell’Altopiano della Sila. Con i bambini leggeremo in Calabria un fumetto tutto dedicato alla prevenzione del rischio sismico nell’area dello Stretto di Messina’.

Lungo lo Stivale attraversando le Vie del Sale

‘Conosceremo l’Italia grazie alle Vie del Sale – continua Coccioni – che attraversavano tutta la Penisola partendo dalla Sicilia. Ci sarà un posto però dove sarà possibile vedere un vulcano in giardino: l’Università della Calabria dove i bambini, piccoli vulcanologi potranno toccare con mano le dinamiche che avvengono nel momento in cui si verifica un’eruzione vulcanica.

Percorreremo il sentiero che condurrà al Lago dei due Uomini , entreremo nelle serre cosentine e da 1541 metri di altezza volgeremo lo sguardo al Tirreno osservando dalla Calabria le isole Eolie, il Golfo di Policastro e la vetta dell’Etna. Famiglie e bambini potranno diventare paleontologi al museo di Rende. Visiteremo l’Alto Ionio cosentino per salire sulla diga di Farneto del Principe con un volume d’acqua pari a circa 30 milioni di metrici. Ammireremo Sibari con il sito archeologico più importante della Magna Grecia’.

Nella villa Augustea ai piedi del vulcano che coprì Pompei

‘In Campania saremo nella terra dei vulcani sul Lago d’Averno e Monte Nuovo, ammireremo i resti del Tempio di Apollo – racconta Rodolfo Coccioni – il complesso termale di età imperiale , la Grotta della Sibilla Cumana scavata nel tufo per ben 200 metri e diventeremo paleontologi a Benevento ed ancora vedremo una foresta pietrificata al Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche di Napoli ed andremo in giro per la città partenopea alla ricerca dei litotipi utilizzati per la costruzione di importanti monumenti di Napoli.

Al pubblico si apriranno gratuitamente le straordinarie sale del Real Museo Mineralogico. Entreremo nel Geopraco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano , patrimonio UNESCO , per scoprire un patrimonio geopaleontologico di inestimabile valore e a Somma Vesuviana, ai piedi del Vulcano che coprì Pompei sapremo e vedremo cosa è accaduto dopo l’eruzione del 79 d.C. scendendo nella villa imperiale romana che archeologi giapponesi e napoletani stanno portando alla luce, dove sarebbe morto Augusto. Resteremo affascinati da mosaici, colonne e dalle più belle statue dell’epoca augustea.

Saremo nella Valle dell’Inferno andando alla scoperta del Somma Vesuvio con trekking lungo i sentieri del Parco Nazionale del Vesuvio, dal Gran Cono fino ai Cognoli del Monte Somma. A Napoli c’è un bosco e noi lo percorreremo ma andremo anche nella Valle del Titerno e a San Pietro al Tanagro, paese della provincia di Salerno, dove ammireremo fossili trovati di recente. In Emilia Romagna assisteremo all’apertura straordinaria in notturna del Museo dei Fossili di Fidenza. Il Museo Geologico ‘Giovanni Capellini’ esporrà il cranio vero di Mosasaurus, il più grande rettile fossile mai rinvenuto in Italia’.

Sottoterra sorgenti pietrificate

‘Ed ancora potremo ammirare meteoriti al museo di Mineralogia di Bologna. Al Museo Giardino Geologico di Bologna scenderemo nel cuore della Terra. Entreremo nelle grotte di Labante – prosegue Coccioni – per scoprire la bellezza delle sorgenti pietrificate. Le vedremo dal vivo. Osserveremo la luce attraverso i minerali, attraverseremo in bici il fiume Secchia, vedremo i fossili trovati nell’Appennino settentrionale ed i ricercatori mostreranno le tecnologie messe in campo per ritrovarli. Saremo nel Montefeltro per ammirare dal vivo il paesaggio della Gioconda.

Trascorreremo due giorni nell’Appennino Tosco-Emiliano alla scoperta del territorio della Gran Contessa Matilde di Canossa, in occasione dei 900 anni dalla sua morte. Cammineremo tra castelli che conservano ancora peculiarità storico-architettoniche medioevali; esploreremo riserve testimonianze di antiche eruzioni sottomarine’.

La formazione dei 7 Colli di Roma e nel cuore della Terra per ammirarne i colori

‘Nel Lazio saremo nei luoghi del terremoto che esattamente 100 anni fa, nel 1915, colpì la Marsica. Lo faremo con gli esperti dell’INGV. A Roma vedremo come si formarono i 7 colli – spiega Silvio Seno – e ascolteremo le musiche, i canti popolari, di quei popoli italiani colpiti dai terremoti storici . Il Lago di Nemi è lo ‘specchio di Diana’ che nutre le fragoline e la Settimana del Pianeta Terra condurrà anche in quei luoghi.

In Liguria saremo geologi per un giorno ma passeggeremo per il centro storico di Genova, entreremo con gli speleologi nella Tana di Cà Freghè scendendo nelle viscere della Terra per ammirarne i colori. In Lombardia Open Day al Museo delle Scienze di Bergamo’.

I 6 milioni di anni del Lago di Como

‘Faremo gli auguri al Lago di Como per i suoi 6 milioni di anni – svela Silvio Seno – con un tour geologico senza precedenti. Saremo in Expo per la Settimana del Pianeta Terra. In Lombardia vivremo anche il Geosciece Information for Kids, l’innovativo progetto didattico internazionale con il quale i ragazzi, frequentando centri di ricerca, incontrando i ricercatori, potranno conoscere la Terra osservandola dallo Spazio.

Viaggeremo dall’Appennino al Ticino cercando di comprendere la formazione delle montagne ma saremo anche lungo il percorso educativo del Fiume Esino ed in provincia di Cremona ammireremo lo straordinario fenomeno delle risorgive. Nelle Marche percorreremo il fiume Misa e vedremo quante informazioni si possono ricavare da un granello di sabbia’.

Sui terreni da pascolo di Michelangelo

‘Calcheremo dal vivo i terreni da pascolo del grande Michelangelo – dichiara Rodolfo Coccioni -, andremo alla scoperta del Monte Conero e della geologia dei Monti Sibillini. Conosceremo la paleontologia e la biodiversità marina del Parco Naturale del Monte San Bartolo, entreremo nella foresta fossile della Val Cesano alla scoperta di un ambiente risalente a 50 mila anni fa. Il 2 febbraio del 1703 l’abitato di Montelparo fu distrutto da una frana indotta da un terremoto. Quali i rischi futuri ? La risposta sarà affidata agli esperti con importanti seminari.

Saliremo sull’Appennino marchigiano ed andremo alla scoperta di un lago estinto: quello di Montelago di Sassoferrato. Vedremo la Gola di Frasassi un vero scrigno di biodiversità. In Molise attività laboratoriali sul campo a ben 1450 metri di altezza nella piana marsica di Campitello Matese”.

Sulle Alpi un giardino glaciale

‘In Piemonte escursione geologica nella più settentrionale delle Valli di Lanzo per osservare i depositi prodotti dalle glaciazioni pleistoceniche. Nella Valle della Ripa altra escursione. E sempre in Piemonte – continua Rodolfo Coccioni – vedremo come sono nate le Alpi . Viaggeremo nella Valle della Dora Baltea attraversando i Balmetti, un raggruppamento di ben 200 cantine che gli abitanti di Borgofranco hanno ricavato negli anfratti di accumuli di frana di crollo e raggiungeremo il Lago Nero.

C’è un luogo dove sarà possibile scoprire la storia geologica della formazione della catena Alpina e questo luogo è un giardino glaciale che ammireremo attraversando le gole scavate dal Fiume Toce nel corso dell’ultima glaciazione. Toccheremo con mano l’Elemento Zero, l’unità geologica più profonda delle Alpi. Andremo in Valsesia per essere su un supervulcano esistito milioni di anni fa. Ed ancora escursioni in tante valli come quella del Cervo o del Ferro e dell’Oro ed anche nella Alta Valle Ellero sulle Alpi Liguri . Vedremo da vicino le più recenti scoperte paleontologiche nel Braidese.

Raggiungeremo i 1868 metri di altezza per visitare un geosito straordinario: il Lago del Mucrone ed il Giardino Botanico di Oropa sulle Alpi Biellesi. Con le guide speleo del CAI entreremo nella grotta di Pugnetto. Saremo tra Italia e Svizzera, nell’area del Sempione in Val Divedro per scoprire il patrimonio archeologico delle Alpi Lepontine e sconfineremo in Svizzera per visitare le miniere di Zwischbergental entrando nella pancia di una montagna’.

Non è ancora finita. Ci sono il geotrekking nel Salento e sulla costa della Sardegna, la visita al primo borgo geologico d’Europa: Petralia Sottana, la Sicilia con il Barocco di Modica e Ragusa, i minerali di scorie lasciate dagli Etruschi, gli acquedotti medievali, il mare pietrificato di Bolca, in Veneto. Insomma, un programma straordinariamente ricco e interessante. Per cui GreenPlanet fa alla Settimana del Pianeta Terra i migliori auguri.

Tutto il programma è su www.settimanaterra.org 

 

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