La svolta di Rio Mare: solo pesca sostenibile

Condividi su:

Facebook
Twitter
LinkedIn

Il colosso del mercato europeo Bolton Food, primo in Italia con il marchio Rio Mare, prende finalmente degli impegni chiari e ambiziosi per ridurre gli impatti ambientali della pesca al tonno che finisce nei propri prodotti, dimostrando di voler essere un vero leader dell’industria del tonno. ‘

Una decisione importante per migliaia di consumatori che per anni hanno chiesto alle aziende di scegliere di stare dalla parte del mare’, dichiara Giorgia Monti, responsabile della Campagna mare di Greenpeace Italia. ‘Siamo molto soddisfatti che Rio Mare abbia finalmente deciso di accettare la sfida e prendere impegni ambiziosi per ridurre l’utilizzo dei metodi di pesca più dannosi. Solo un anno fa un altro colosso mondiale, Thai Union, prendeva impegni importanti nella stessa direzione. Adesso solo chi farà seguire alle parole i fatti diventerà davvero l’azienda di tonno più sostenibile al mondo’, conclude Monti.

Rio Mare ha reso pubbliche le sfide che ha deciso di affrontare. Da un lato il 50% del suo tonno sarà pescato con i metodi di pesca a più basso impatto ambientale, primo tra tutti la pesca a canna, dall’altro l’azienda si impegna a diminuire finalmente la sua dipendenza dai metodi di pesca più distruttivi, imponendo ai pescherecci da cui si rifornisce chiari limiti all’utilizzo di Sistemi di Aggregazione per pesci, i FAD (Fish Aggregating Devices). Il numero di FAD è ormai fuori controllo: il loro uso smodato da parte di flotte sempre più industrializzate sta svuotando gli oceani, causando la morte di migliaia di animali in pericolo

.

‘Questi importanti risultati sono il frutto di un approccio serio e determinato alla sostenibilità iniziato nel 2009 con la fondazione dell’International Seafood Sustainability Foundation (ISSF) e rafforzatosi negli anni grazie anche a un dialogo costante con le principali associazioni ambientaliste, tra le quali Greenpeace, con cui ci confrontiamo da anni in un approccio aperto e condiviso alla responsabilità sociale della nostra azienda – afferma Luciano Pirovano, sustainable development director di Bolton Food -. Una strategia che si è tradotta in una serie di azioni concrete quali lo sviluppo di metodi di pesca sempre più selettivi e impegni stringenti volti a migliorare la gestione dei FAD. Attraverso il nostro impegno siamo fiduciosi di poter promuovere una positiva trasformazione di tutto il settore del tonno verso migliori standard di sostenibilità’.

Il mercato mondiale del tonno in scatola sta dunque finalmente cambiando, spingendo l’industria verso una pesca più sostenibile: in questo processo inarrestabile il resto del settore del tonno in scatola in Italia non potrà fare a meno di rispondere alle esigenze di consumatori sempre più attenti a scegliere prodotti che non li rendano complici ignari della distruzione dei mari. 

Seguici sui social

Notizie da GreenPlanet

news correlate

INSERISCI IL TUO INDIRIZZO EMAIL E RESTA AGGIORNATO CON LE ULTIME NOVITÀ