La raccolta differenziata si fa con il telefonino

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Francesco Cucari ha 18 anni, abita a Rotondella, in provincia di Matera, dove frequenta il liceo scientifico.

Appena maggiorenne, è già diventato famoso per un’invenzione divertente e utile che è piaciuta subito agli ecologisti interessati alla tecnologia e ai nuovi media. Si tratta del Dizionario dei Rifiuti, una applicazione per il sistema operativo Android per imparare a differenziare usando lo smartphone. Abbiamo chiesto a Francesco, che nonostante l’età ha una solida esperienza nell’ambito informatico, di parlarci della sua ultima creazione.

 Puoi spiegarci cos’è Android e a che cosa serve?

Android è il sistema operativo per cellulari creato da Google. Si è rivelato una rivoluzione nel mondo delle tecnologie mobili e la sua crescita aumenta sempre di più.

Come è nata la tua passione per questo tipo di sistema operativo? Perché lavorare sulla telefonia mobile invece che interessarsi di computer?

È nata probabilmente per una serie di circostanze. In occasione dei miei 18 anni ho acquistato uno smartphone con sistema operativo Android e quindi mi sono avvicinato al mondo delle App. Sfruttando il fatto che Android è un sistema open source ho iniziato ad informarmi su come fare per creare applicazioni fai da te. Mi sono interessato ai cellulari, perchè ormai fanno parte della nostra quotidianità, e quindi ho voluto pensare a qualcosa che potesse essere consultabile sempre, in qualsiasi momento.

In precedenza, ho realizzato altri siti web; il primo, all’età di 8 anni, raccoglie informazioni e curiosità sul mio paese Rotondella e poi www.liceali.net è un sito che raccoglie versioni, appunti e altro materiale per studenti.

Poi, qualche mese fa ho realizzato un’altra applicazione per Android. RotoApp, è una guida turistica del mio paese.

Hai inventato anche un’app che si chiama Dizionario dei Rifiuti. Come funziona? Qual è secondo te la sua utilità?

L’applicazione nasce con lo scopo di aiutare quelle persone che hanno dubbi e difficoltà con la raccolta differenziata. L’app è semplice e facile da usare. E’ simile ad un motore di ricerca: è necessario inserire il rifiuto che si vuole riciclare e, dopo aver cliccato il bottone getta, l’app ci indicherà la destinazione finale del rifiuto (tra le 8 tipologie disponibili: umido, plastica, vetro, alluminio, carta,secco indifferenziato, materiale pericoloso e materiale ingombrante)

Il tema dell’ecologia a cui fa capo la tua invenzione era un interesse precedente oppure l’idea di lavorare su questo argomento ti è venuta per altri motivi?

La maggior attenzione per l’ambiente è nata per necessità. Dato che nel mio paese è in atto la raccolta differenziata porta a porta, ci siamo dovuti adeguare e rispettare rigide direttive. Ma dopo un po’ ho notato che non era così difficile, ed è bello contribuire a mantenere pulito l’ambiente in cui si vive.

Che riscontri ha avuto il Dizionario dei Rifiuti nella comunità Android e fuori? Hai altri progetti per nuove app?

L’app sta riscontrando un successo che è ben oltre le mie aspettative. Sono stati tanti gli apprezzamenti e le belle parole nei miei confronti e dell’iniziativa. Per me è un motivo di orgoglio e per continuare a migliorare.

L’app è stata scaricata da più di 1000 utenti, e il trend continua ad aumentare. Il suo bello è che l’utente può collaborare al miglioramento di questo strumento. Infatti, se un termine non è stato trovato, può segnalarlo direttamente allo sviluppatore tramite alcuni funzioni dell’app, e sarà sicuramente inserito nelle future versioni.

Progetti per nuove app ancora non ne ho. Voglio continuare a migliorare questa, magari tenendo conto della geolocalizzazione. Per questo vorrei, in collaborazione con gli enti che vorranno aderire all’iniziativa, riservare uno spazio ad ogni comune, dove sarà possibile “sfogliare” il Dizionario dei Rifiuti della propria città.

Domanda un po’ filosofica: oggi sono sempre di più le idee per insegnare l’ecologia attraverso le tecnologie informatiche e internet. La cosa va bene per i giovani, ma per quelli che non conoscono l’informatica, cosa possiamo fare?

Beh, sarebbe un modo per avvicinarsi all’informatica e alle tecnologie. Inoltre tramite l’utilizzo di queste tecnologie si può aiutare concretamente all’ambiente, come nel caso della mia app. Ho voluto realizzare uno strumento innovativo e che può raggiungere un gran numero di persone, giovani e meno giovani.

Per chi volesse conoscere meglio le attività di Francesco Cucari, ecco il suo blog.

Intervista raccolta da Lou Del Bello – press officer CCPB Srl



 

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