Il ministro Clini pro-OGM e nucleare, poi precisa

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Le prime dichiarazioni del nuovo ministro dell’ambiente Corrado Clini gettano nel più totale imbarazzo chi aveva creduto in una svolta ambientalista da parte del governo che si sta insediando, dopo gli anni fumosi e inconcludenti di Berlusconi. In un’intervista a Radio2 di ieri, Clini ha detto di non essere del tutto contrario agli organismi geneticamente modificati, all’energia nucleare e alla caccia.

‘Il ritorno al nucleare è una opzione sulla quale bisognerebbe riflettere molto – ha detto il ministro – anche se quello che è avvenuto in Giappone ha scoraggiato’. Sugli OGM il ministro ha dichiarato che ‘in molti casi fanno bene, in altri possono essere pericolosi.

Sono favorevole ad usarli nelle zone marginali dove c’è aridità e dissesto idrogeologico come in certe zone appenniniche dove si potrebbero studiare piantumazioni ad hoc che possano conservare la sicurezza dei suoli e aumentare l’assorbimento del carbonio’.

Il commento del leader dell’IDV, Antonio Di Pietro, è stato: ‘Se il buongiorno si vede dal mattino non è un buon giorno per l’ambiente. Alla prima dichiarazione pubblica il ministro Corrado Clini ha già sbagliato due volte. In primo luogo perché ritiene che in Italia bisogna considerare l’opzione nucleare, in secondo luogo perché, esercitando uno strumento di democrazia diretta, il popolo italiano ha bocciato con il 95% questa tecnologia obsoleta e pericolosa’.

Negative anche molte altre reazioni alle dichiarazioni di Clini che sempre ieri, in serata, ha precisato: ‘Non ho certo intenzione di riaprire una questione già risolta in modo chiaro con il referendum e sono impegnato da anni nello sviluppo delle energie rinnovabili’.

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