Il Consorzio il Biologico fuori da FederBio

unnamed%20%289%29_14.jpg

Condividi su:

Facebook
Twitter
LinkedIn

Le valutazioni diverse sui controlli nel settore biologico italiano, dopo la presentazione del decreto di riforma nazionale, stanno provocando una clamorosa spaccatura all’interno di FederBio, in particolare tra i vertici di FederBio e alcuni organismi di controllo e certificazione all’interno della Federazione. L’8 agosto si è avuta la misura della serietà del problema, con l’annuncio dell’uscita del Consorzio Il Biologico da FederBio. La decisione è rimasta riservata per alcuni giorni ma è poi trapelata da alcuni dei numerosi associati al Consorzio, in particolare a seguito della lettera inviata dal presidente del Consorzio Lino Nori, tra i padri fondatori di FederBio, agli associati.

Eccone alcuni passaggi: ‘Il settore biologico, che peraltro sta attraversando un periodo di significativa crescita, deve purtroppo fronteggiare anche minacce che ne possono compromettere seriamente le sorti. Stiamo parlando in particolare del Decreto Legislativo predisposto dal MIPAAF, che è stato approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 16 giugno 2017 e che sta per approdare alla Conferenza Stato Regioni per poi passare all’esame del Parlamento. Al di là delle lodevoli intenzioni espresse nel titolo, il testo contiene diverse disposizioni che minano alla base il funzionamento del sistema di certificazione ed altre fortemente vessatorie nei confronti dei produttori’.

E ancora: ‘Numerose ed importanti sono le organizzazioni contrarie alla attuale stesura del Decreto che condividono la nostre stesse preoccupazioni, anzi si può dire la quasi totalità del sistema produttivo, degli organismi di certificazione e, va sottolineato, dalle Regioni. A fronte di questi soggetti che hanno prodotto un grande sforzo per portare avanti le proprie buone ragioni, abbiamo assistito, sorprendentemente, ad una completa e testardamente rivendicata inazione da parte di FederBio culminata con una sostanziale e convinta adesione anche alle parti più controverse e dannose del provvedimento. La Federazione di cui siamo stati soci fondatori e che abbiamo sempre sostenuto come momento di rappresentanza unitaria del settore, ha da qualche tempo iniziato ad assumere posizioni demagogiche ed estremiste che hanno portato il settore ad essere il primo detrattore di se stesso con grave danno di tutti coloro, e sono tantissimi, che lavorano con onestà e professionalità, alimentando anche un clima di scontri e delegittimazioni tra i soci che rende sempre più chimerico il perseguimento degli obiettivi unitari che ci si era prefissi’.

E poi la conseguente decisione: ‘Il Consiglio di Amministrazione del nostro Consorzio, nel valutare gli sviluppi di questa situazione ha ritenuto inevitabile procedere alla rescissione del rapporto associativo con Federbio in quanto la Federazione si è ormai allontanata in modo troppo profondo dai suoi obiettivi originari ed anche perché, nell’immediato, dobbiamo rimarcare che un appoggio così totale al Decreto in discussione non è compatibile con una nostra ulteriore permanenza nella compagine associativa’.

Il dibattito sulla spinosa questione è molto vivo all’interno di Assocert, l’associazione che riunisce gli enti di certificazione e controllo, e non si escludono nuove decisioni alla vigilia o immediatamente dopo il SANA. 

Nella foto, a sinistra Lino Nori con il direttore di GreenPlanet Antonio Felice

Seguici sui social

Notizie da GreenPlanet

news correlate

INSERISCI IL TUO INDIRIZZO EMAIL E RESTA AGGIORNATO CON LE ULTIME NOVITÀ